
Un confronto tra buone pratiche e prospettive per incidere sui comportamenti e attivare percorsi di tipo partecipato
Partecipazione gratuita, previa iscrizione
Il convegno
Fare sicurezza stradale significa oggi sempre di più comunicare.
Non è più sufficiente la sola attività operativa, anche se straordinariamente efficace e continuamente integrata e supportata dall’uso delle tecnologie ormai fondamentali.
Da anni si dice che occorre fare prevenzione, ma poi, scendendo nel concreto, si rischia di perdersi nella demagogia.
l’attività di prevenzione è sicuramente attività di educazione alla conoscenza e al rispetto delle norme. A voler essere obiettivi, sarebbe forse più corretto parlare oggi di ri educazione. Il che significa cambiare, almeno in parte i destinatari della propria azione e, necessariamente i linguaggi comunicativi e gli strumenti.
La pandemia ci h spinti alla sperimentazione di modalità tecnologicamente avanzate per l’educazione e la formazione a distanza. Possiamo considerare quello un punto di partenza, uno stimolo – doloroso ma per alcuni aspetti necessario – a rinnovarsi.
Nel contempo la scena stradale si è popolata di nuovi protagonisti e nuove strutture: la mobilità dolce e la riconfigurazione delle strade che ne è seguita.
Il legislatore non ha tenuto il passo – questa volta straordinariamente rapido – dei tempi.
Allora la comunicazione assurge ad un ruolo ancora più strategico:
educare (ri educare) alla legalita ma, soprattutto, colmare in termini formativi i vuoti lasciati dalla normativa in affanno.
Di questi temi e molto altro di tratterà in questa edizione del Forum Nazionale “La Polizia Locale e L’Educazione Stradale” promosso dal Comando di Polizia locale di Venezia, Gruppo Maggioli, con la supervisione scientifica di Barbara Riva, sociologa, autrice del metodo “Comunicare la Sicurezza Stradale”.